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LA FORMAZIONE DELLE PAROLE NELL’ITALIANO DI OGGI
INTRODUZIONE
La formazione delle parole è il complesso di trasformazioni per il quale si
può passare da parole di base a suffissati (orologio — orologiaio), prefissati
(campionato — precampionato) e composti (fermare e carte – fermacarte).
Il suffisso è la particella che appare alla fine dei suffissati, per esempio -aio
di orologiaio; il prefisso è invece la particella che appare all'inizio dei prefissati,
per esempio pre- di precampionato; nel loro insieme, i suffissi e i prefissi
vengono anche chiamati affissi: il suffisso -aio di orologiaio e il prefisso pre- di
precampionato sono quindi due affissi.
I composti si formano mediante la fusione in una sola parola di almeno
due parole: è il caso di fermare e carte in fermacarte.
Tutti i parlanti possono costruire, partendo da determinate basi e attuando
le necessarie trasformazioni, intere serie di nuove parole, che con termine
tecnico sono definite neoformazioni. Così, per esempio, orologiaio,
precampionato, fermacarte sono neoformazioni derivate da orologio,
campionato, fermare e carte. Per passare dalla base al nuovo vocabolo si
seguono alcune regole di trasformazione.
Dal punto di vista della loro struttura, le parole si distinguono in parole
primitive e parole derivate; dicendosi primitive quelle dove non apparisce altro
elemento che il tema e la desinenza; derivate, quelle dove al tema si vede
attaccato qualche suffisso. Così, da lod-e e lod-are, parole primitive, nascono,
mediante suffissi, lod-evole, lod-atore, lod-atrice, ecc., che sono parole
derivate. Una parola derivata può avere un solo ed anche più suffissi. Così lod-
evole ne ha uno; lod-evol-issimo ne ha due; am-or-os-etto ne ha tre (-ore, -oso,
-etto).
La formazione delle parole si divide in tre settori: la suffissazione, la
prefissazione, la composizione.
Tema 1. SUFFISSAZIONE
1. La definizione della suffissazione.
2. La classificazione dei suffissati.
3. I tipi della suffissazione.
a. Dal nome al verbo.
b. Dall’aggettivo al verbo.
c. Dal verbo al nome.
d. Dal verbo all’aggettivo.
e. Dall’aggettivo al nome.
f. Dal nome all’aggettivo.
g. Dal nome al nome.
4. L’alterazione.
5. Tipi di alterati.
a. Alterati diminutivi.
3 LA FORMAZIONE DELLE PAROLE NELL’ITALIANO DI OGGI INTRODUZIONE La formazione delle parole è il complesso di trasformazioni per il quale si può passare da parole di base a suffissati (orologio — orologiaio), prefissati (campionato — precampionato) e composti (fermare e carte – fermacarte). Il suffisso è la particella che appare alla fine dei suffissati, per esempio -aio di orologiaio; il prefisso è invece la particella che appare all'inizio dei prefissati, per esempio pre- di precampionato; nel loro insieme, i suffissi e i prefissi vengono anche chiamati affissi: il suffisso -aio di orologiaio e il prefisso pre- di precampionato sono quindi due affissi. I composti si formano mediante la fusione in una sola parola di almeno due parole: è il caso di fermare e carte in fermacarte. Tutti i parlanti possono costruire, partendo da determinate basi e attuando le necessarie trasformazioni, intere serie di nuove parole, che con termine tecnico sono definite neoformazioni. Così, per esempio, orologiaio, precampionato, fermacarte sono neoformazioni derivate da orologio, campionato, fermare e carte. Per passare dalla base al nuovo vocabolo si seguono alcune regole di trasformazione. Dal punto di vista della loro struttura, le parole si distinguono in parole primitive e parole derivate; dicendosi primitive quelle dove non apparisce altro elemento che il tema e la desinenza; derivate, quelle dove al tema si vede attaccato qualche suffisso. Così, da lod-e e lod-are, parole primitive, nascono, mediante suffissi, lod-evole, lod-atore, lod-atrice, ecc., che sono parole derivate. Una parola derivata può avere un solo ed anche più suffissi. Cosìlod- evole ne ha uno; lod-evol-issimo ne ha due; am-or-os-etto ne ha tre (-ore, -oso, -etto). La formazione delle parole si divide in tre settori: la suffissazione, la prefissazione, la composizione. Tema 1. SUFFISSAZIONE 1. La definizione della suffissazione. 2. La classificazione dei suffissati. 3. I tipi della suffissazione. a. Dal nome al verbo. b. Dall’aggettivo al verbo. c. Dal verbo al nome. d. Dal verbo all’aggettivo. e. Dall’aggettivo al nome. f. Dal nome all’aggettivo. g. Dal nome al nome. 4. L’alterazione. 5. Tipi di alterati. a. Alterati diminutivi.