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Per estensione indica anche il luogo dove si esercita la carica, l’ufficio: il
commissariato è la 'sede del commissario'.
3. I denominali che indicano uno strumento, un apparecchio, un utensile e
simili possono essere ottenuti con i suffissi:
• -ale: braccio — bracciale, gamba — gambale, dito – ditale, schiena –
schienale;
• -ario: formula — formulario, scheda — schedario, lampada –
lampadario, vocabolo – vocabolario;
• -iere: bilancia — bilanciere, candela — candeliere, brace – braciere,
pallottola – pallottoliere;
• -iera: antipasto — antipastiera, insalata — insalatiera, cartuccia —
cartucciera, tè — teiera.
4. I denominali che esprimono quantità o hanno valore collettivo possono
essere ottenuti con i suffissi:
• -ata (1) (ha tre diversi valori, come appare dall’esemplificazione):
a. cucchiaio — cucchiaiata 'il contenuto di un cucchiaio', pala — palata,
secchio — secchiata;
b. fiaccola — fiaccolata 'insieme di fiaccole', figlio — figliata, scalino —
scalinata;
c. bastone — bastonata 'colpo inferto con un bastone', coltello —
coltellata, pugnale — pugnalata.
Sovente due di questi valori (il valore a e il valore c) si possono riscontrare
in uno stesso nome: per esempio borsata significa sia 'ciò che può essere
contenuto in una borsa' sia 'colpo inferto con la borsa' (cfr. cucchiaiata, palata,
secchiata ecc.);
• -ata (2): buffone — buffonata 'atto proprio di un buffone', canaglia —
canagliata, pagliaccio — pagliacciata.
Talvolta ha valore intensivo: fiamma — fiammata, onda — ondata.
Si noti la serie costituita con basi temporali: anno — annata, giorno —
giornata, mattina — mattinata, notte — nottata, sera — serata;
•-eto, -eta (indica un luogo dove si trovano determinate piante o colture
oppure dove c'è abbondanza di qualcosa): agrume — agrumeto, pino — pineta,
canna — canneto, sasso — sasseto; frutto — frutteto;
•-ame: bestia —bestiame, pelle — pellame, foglia — fogliame, scatola —
scatolame;
• -aglia: bosco — boscaglia, muro — muraglia, sterpo — sterpaglia.
Talvolta al valore collettivo si aggiunge un senso spregiativo: gente —
gentaglia, plebe — plebaglia;
• -iera: costa — costiera; raggio – raggiera; scoglio – scogliera;
• -erìa: argento — argenteria, fanale — fanaleria, fante — fanteria.
Alcuni nomi in -eria hanno, oltre al valore collettivo, anche un valore
locativo: per esempio cristalleria può significare sia 'insieme di oggetti di
cristallo' sia 'negozio di oggetti di cristallo'.
5. Per quanto riguarda i denominali del linguaggio scientifico, esaminiamo
i suffissi più comuni in alcune discipline:
12 Per estensione indica anche il luogo dove si esercita la carica, l’ufficio: il commissariato è la 'sede del commissario'. 3. I denominali che indicano uno strumento, un apparecchio, un utensile e simili possono essere ottenuti con i suffissi: • -ale: braccio — bracciale, gamba — gambale, dito – ditale, schiena – schienale; • -ario: formula — formulario, scheda — schedario, lampada – lampadario, vocabolo – vocabolario; • -iere: bilancia — bilanciere, candela — candeliere, brace – braciere, pallottola – pallottoliere; • -iera: antipasto — antipastiera, insalata — insalatiera, cartuccia — cartucciera, tè— teiera. 4. I denominali che esprimono quantità o hanno valore collettivo possono essere ottenuti con i suffissi: • -ata (1) (ha tre diversi valori, come appare dall’esemplificazione): a. cucchiaio — cucchiaiata 'il contenuto di un cucchiaio', pala — palata, secchio — secchiata; b. fiaccola — fiaccolata 'insieme di fiaccole', figlio — figliata, scalino — scalinata; c. bastone — bastonata 'colpo inferto con un bastone', coltello — coltellata, pugnale — pugnalata. Sovente due di questi valori (il valore a e il valore c) si possono riscontrare in uno stesso nome: per esempio borsata significa sia 'ciò che può essere contenuto in una borsa' sia 'colpo inferto con la borsa' (cfr. cucchiaiata, palata, secchiata ecc.); • -ata (2): buffone — buffonata 'atto proprio di un buffone', canaglia — canagliata, pagliaccio — pagliacciata. Talvolta ha valore intensivo: fiamma — fiammata, onda — ondata. Si noti la serie costituita con basi temporali: anno — annata, giorno — giornata, mattina — mattinata, notte — nottata, sera — serata; •-eto, -eta (indica un luogo dove si trovano determinate piante o colture oppure dove c'è abbondanza di qualcosa): agrume — agrumeto, pino — pineta, canna — canneto, sasso — sasseto; frutto — frutteto; •-ame: bestia —bestiame, pelle — pellame, foglia — fogliame, scatola — scatolame; • -aglia: bosco — boscaglia, muro — muraglia, sterpo — sterpaglia. Talvolta al valore collettivo si aggiunge un senso spregiativo: gente — gentaglia, plebe — plebaglia; • -iera: costa — costiera; raggio – raggiera; scoglio – scogliera; • -erìa: argento — argenteria, fanale — fanaleria, fante — fanteria. Alcuni nomi in -eria hanno, oltre al valore collettivo, anche un valore locativo: per esempio cristalleria può significare sia 'insieme di oggetti di cristallo' sia 'negozio di oggetti di cristallo'. 5. Per quanto riguarda i denominali del linguaggio scientifico, esaminiamo i suffissi più comuni in alcune discipline:
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