Словообразование в современном итальянском языке. Андреев О.А. - 13 стр.

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nel vocabolario medico, il suffiso -ite significa 'infiammazione acuta', il
suffisso -osi vale 'infiammazione cronica', il suffisso -oma sta per 'tumore'; la
base (spesso costituita da un nome greco) indica la parte del corpo soggetta a un
processo morboso:
polmone polmonite, tendine tendinite;
artro- (dal greco àrthron 'giuntura, articolazione') artrosi;
fibra fibroma, neuro- (dal greco nèuron 'nervo') neuroma;
nel vocabolario delle scienze naturali, il suffisso -idi indica una famiglia
di animali, il suffisso -ini una sottofamiglia: cane canidi; bove bovini.
Il suffisso -acee indica una famiglia di piante, il suffisso -ali un ordine, il
suffisso -ine una classe: rosa rosacee; mirto mirtali; felce filicine (base
modificata secondo il latino FILIX, genitivo FILICIS 'felce');
nel vocabolario della mineralogia, il suffisso più diffuso per indicare un
minerale è -ite; la base può essere costituita da un nome greco, dal nome del
luogo dove è stato scoperto per la prima volta il minerale, dal nome dello
scopritore ecc.: antracite (dal greco à nthrax 'carbone'), bauxite (dal nome della
località di Les Baux, in Provenza), dolomite (dal nome del geologo D. de Gratet
de Dolomieu).
4. L'ALTERAZIONE
L'alterazione è un particolare tipo di suffissazione, con la quale il
significato della parola di base non muta nella sua sostanza, ma soltanto per
alcuni particolari aspetti (quantità , qualità , giudizio del parlante).
Così, per esempio, la parola casa ha gli alterati casetta, casona, casaccia
ecc., i quali disegnano sempre una 'casa', ma ci dicono nel contempo che si tratta
di una 'casa piccola', 'grande', 'brutta' ecc.
In nessun caso lalterazione comporta il passaggio a una categoria di parole
diversa rispetto a quella della base; si hanno infatti esclusivamente
trasformazioni all'interno della stessa categoria di parole:
N N (libro libretto); A A (bello bellino); V V (cantare
canticchiare).
Nel determinare luso degli alterati ha un ruolo fondamentale laffettività ,
cioè la disposizione emotiva, il sentimento personale di chi parla. Tuttavia non
bisogna confondere il significato generale e il significato occasionale di un
alterato: il primo è valido in tutti i contesti e per tutti i parlanti, mentre il
secondo dipende dalla carica affettiva che il singolo parlante può attribuire in
particolari contesti a un certo alterato. Il significato generale di casetta è 'piccola
casa'; i significati occasionali 'casa graziosa', 'casa a me cara' ecc. appartengono
alla sfera dell'affettività .
Ha grande importanza la distinzione tra alterati veri e alterati falsi. I
secondi, che derivano dai primi, sono parole con un significato proprio,
specifico: per esempio fantino, rosone, cavalletto, manette non sono un 'piccolo
fante', una 'grande rosa', un 'piccolo cavallo', delle 'piccole mani'. Si definisce
lessicalizzazione degli alterati il processo per il quale un alterato diviene
un'unità lessicale autonoma, diviene cioè una parola fornita di un significato
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      • nel vocabolario medico, il suffiso -ite significa 'infiammazione acuta', il
suffisso -osi vale 'infiammazione cronica', il suffisso -oma sta per 'tumore'; la
base (spesso costituita da un nome greco) indica la parte del corpo soggetta a un
processo morboso:
      polmone — polmonite, tendine — tendinite;
      artro- (dal greco àrthron 'giuntura, articolazione') — artrosi;
      fibra — fibroma, neuro- (dal greco nèuron 'nervo') — neuroma;
      • nel vocabolario delle scienze naturali, il suffisso -idi indica una famiglia
di animali, il suffisso -ini una sottofamiglia: cane — canidi; bove — bovini.
      Il suffisso -acee indica una famiglia di piante, il suffisso -ali un ordine, il
suffisso -ine una classe: rosa — rosacee; mirto — mirtali; felce — filicine (base
modificata secondo il latino FILIX, genitivo FILICIS 'felce');
      • nel vocabolario della mineralogia, il suffisso più diffuso per indicare un
minerale è -ite; la base può essere costituita da un nome greco, dal nome del
luogo dove è stato scoperto per la prima volta il minerale, dal nome dello
scopritore ecc.: antracite (dal greco à nthrax 'carbone'), bauxite (dal nome della
località di Les Baux, in Provenza), dolomite (dal nome del geologo D. de Gratet
de Dolomieu).

                                  4. L'ALTERAZIONE

      L'alterazione è un particolare tipo di suffissazione, con la quale il
significato della parola di base non muta nella sua sostanza, ma soltanto per
alcuni particolari aspetti (quantità , qualità , giudizio del parlante).
      Così, per esempio, la parola casa ha gli alterati casetta, casona, casaccia
ecc., i quali disegnano sempre una 'casa', ma ci dicono nel contempo che si tratta
di una 'casa piccola', 'grande', 'brutta' ecc.
      In nessun caso l’alterazione comporta il passaggio a una categoria di parole
diversa rispetto a quella della base; si hanno infatti esclusivamente
trasformazioni all'interno della stessa categoria di parole:
      N — N (libro — libretto); A — A (bello — bellino); V— V (cantare —
canticchiare).
      Nel determinare l’uso degli alterati ha un ruolo fondamentale l’affettività ,
cioè la disposizione emotiva, il sentimento personale di chi parla. Tuttavia non
bisogna confondere il significato generale e il significato occasionale di un
alterato: il primo è valido in tutti i contesti e per tutti i parlanti, mentre il
secondo dipende dalla carica affettiva che il singolo parlante può attribuire in
particolari contesti a un certo alterato. Il significato generale di casetta è 'piccola
casa'; i significati occasionali 'casa graziosa', 'casa a me cara' ecc. appartengono
alla sfera dell'affettività .
      Ha grande importanza la distinzione tra alterati veri e alterati falsi. I
secondi, che derivano dai primi, sono parole con un significato proprio,
specifico: per esempio fantino, rosone, cavalletto, manette non sono un 'piccolo
fante', una 'grande rosa', un 'piccolo cavallo', delle 'piccole mani'. Si definisce
lessicalizzazione degli alterati il processo per il quale un alterato diviene
un'unità lessicale autonoma, diviene cioè una parola fornita di un significato