Словообразование в современном итальянском языке. Андреев О.А. - 7 стр.

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suffisso zero, cioè senza suffisso: abbandonare abbandono,
comandare comando, deliberare delibera, rettificare rettifica;
Talvolta accanto al deverbale con suffisso zero ce n'è un altro con suffisso
pieno: accumulo / accumulazione, delibera / deliberazione, prosieguo /
proseguimento, rettifica / rettificazione.
2. I nomi deverbali che indicano lagente possono essere ottenuti con i
suffissi:
-tore / -trice: giocare giocatore(giocatrice), investigare
investigatore (investigatrice), lavorare lavoratore (lavoratrice); spesso la
base è data dal participio passato: coreggere correttore (correttrice), dirigere
direttore (direttrice), leggere lettore (lettrice).
Il suffisso -tore / -trice è frequente in nomi del linguaggio tecnico-
scientifico indicanti un apparecchio, uno strumento, una macchina ecc.:
amplificare amplificatore, trasformare trasformatore; calcolare
calcolatore (calcolatrice), mitragliare mitragliatore (mitragliatrice); copiare
copiatrice, trebbiare trebbiatrice.
Variante di -tore è il suffisso -sore, che comporta un mutamento nella base
(la base è costituita dal participio passato o da una forma colta): difendere
difensore, invadere invasore, opprimere oppressore, comprimere
compressore, percuotere percussore.
Spesso i nomi in -tore / -trice e in -sore sono usati anche come aggettivi: lo
studente lavoratore, agenzia investigatrice, l'avvocato difensore, un
apparecchio amplificatore, una macchina copiatrice;
-ante, -ente: cantare cantante, commerciare commerciante,
insegnare insegnante, supplire supplente.
Tra i nomi di cosa: colorare colorante, disinfettare disinfettante,
assorbire assorbente.
Numerosi nomi in -ante e in -ente possono anche essere aggettivi: corpo
insegnante, carta assorbente;
-ino: arrotare arrotino, imbiancare imbianchino, spazzare
spazzino.
Tra i nomi di cosa: colare colino, frullare frullino, temperare
temperino;
-one (ha valore accrescitivo-spregiativo): accattare accattone,
brontolare brontolone, chiacchierare chiacchierone, mangiare
mangione;
-toio (forma nomi di strumenti e anche nomi di luogo): appoggiare
appoggiatoio, essiccare essiccatoio, galoppare galoppatoio, potare
potatoio;
-torio (ha prevalentemente valore locativo): consultare consultorio,
dormire dormitorio;
-erìa (ha lo stesso valore del suffisso precedente): distillare distilleria,
fondere fonderia.
d. DAL VERBO ALL'AGGETTIVO
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      • suffisso zero, cioè senza suffisso: abbandonare — abbandono,
comandare — comando, deliberare — delibera, rettificare — rettifica;
      Talvolta accanto al deverbale con suffisso zero ce n'è un altro con suffisso
pieno: accumulo / accumulazione, delibera / deliberazione, prosieguo /
proseguimento, rettifica / rettificazione.
      2. I nomi deverbali che indicano l’agente possono essere ottenuti con i
suffissi:
      • -tore / -trice: giocare — giocatore(giocatrice), investigare —
investigatore (investigatrice), lavorare — lavoratore (lavoratrice); spesso la
base è data dal participio passato: coreggere — correttore (correttrice), dirigere
— direttore (direttrice), leggere — lettore (lettrice).
      Il suffisso -tore / -trice è frequente in nomi del linguaggio tecnico-
scientifico indicanti un apparecchio, uno strumento, una macchina ecc.:
amplificare — amplificatore, trasformare — trasformatore; calcolare —
calcolatore (calcolatrice), mitragliare — mitragliatore (mitragliatrice); copiare
— copiatrice, trebbiare — trebbiatrice.
      Variante di -tore è il suffisso -sore, che comporta un mutamento nella base
(la base è costituita dal participio passato o da una forma colta): difendere —
difensore, invadere — invasore, opprimere — oppressore, comprimere —
compressore, percuotere — percussore.
      Spesso i nomi in -tore / -trice e in -sore sono usati anche come aggettivi: lo
studente lavoratore, agenzia investigatrice, l'avvocato difensore, un
apparecchio amplificatore, una macchina copiatrice;
      • -ante, -ente: cantare — cantante, commerciare — commerciante,
insegnare — insegnante, supplire — supplente.
      Tra i nomi di cosa: colorare — colorante, disinfettare — disinfettante,
assorbire — assorbente.
      Numerosi nomi in -ante e in -ente possono anche essere aggettivi: corpo
insegnante, carta assorbente;
      -ino: arrotare — arrotino, imbiancare — imbianchino, spazzare —
spazzino.
      Tra i nomi di cosa: colare — colino, frullare — frullino, temperare —
temperino;
     • -one (ha valore accrescitivo-spregiativo): accattare — accattone,
brontolare — brontolone, chiacchierare — chiacchierone, mangiare —
mangione;
      • -toio (forma nomi di strumenti e anche nomi di luogo): appoggiare —
appoggiatoio, essiccare — essiccatoio, galoppare — galoppatoio, potare —
potatoio;
      • -torio (ha prevalentemente valore locativo): consultare — consultorio,
dormire — dormitorio;
      • -erìa (ha lo stesso valore del suffisso precedente): distillare — distilleria,
fondere — fonderia.

                          d. DAL VERBO ALL'AGGETTIVO