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• suffisso zero, cioè senza suffisso: abbandonare — abbandono,
comandare — comando, deliberare — delibera, rettificare — rettifica;
Talvolta accanto al deverbale con suffisso zero ce n'è un altro con suffisso
pieno: accumulo / accumulazione, delibera / deliberazione, prosieguo /
proseguimento, rettifica / rettificazione.
2. I nomi deverbali che indicano l’agente possono essere ottenuti con i
suffissi:
• -tore / -trice: giocare — giocatore(giocatrice), investigare —
investigatore (investigatrice), lavorare — lavoratore (lavoratrice); spesso la
base è data dal participio passato: coreggere — correttore (correttrice), dirigere
— direttore (direttrice), leggere — lettore (lettrice).
Il suffisso -tore / -trice è frequente in nomi del linguaggio tecnico-
scientifico indicanti un apparecchio, uno strumento, una macchina ecc.:
amplificare — amplificatore, trasformare — trasformatore; calcolare —
calcolatore (calcolatrice), mitragliare — mitragliatore (mitragliatrice); copiare
— copiatrice, trebbiare — trebbiatrice.
Variante di -tore è il suffisso -sore, che comporta un mutamento nella base
(la base è costituita dal participio passato o da una forma colta): difendere —
difensore, invadere — invasore, opprimere — oppressore, comprimere —
compressore, percuotere — percussore.
Spesso i nomi in -tore / -trice e in -sore sono usati anche come aggettivi: lo
studente lavoratore, agenzia investigatrice, l'avvocato difensore, un
apparecchio amplificatore, una macchina copiatrice;
• -ante, -ente: cantare — cantante, commerciare — commerciante,
insegnare — insegnante, supplire — supplente.
Tra i nomi di cosa: colorare — colorante, disinfettare — disinfettante,
assorbire — assorbente.
Numerosi nomi in -ante e in -ente possono anche essere aggettivi: corpo
insegnante, carta assorbente;
-ino: arrotare — arrotino, imbiancare — imbianchino, spazzare —
spazzino.
Tra i nomi di cosa: colare — colino, frullare — frullino, temperare —
temperino;
• -one (ha valore accrescitivo-spregiativo): accattare — accattone,
brontolare — brontolone, chiacchierare — chiacchierone, mangiare —
mangione;
• -toio (forma nomi di strumenti e anche nomi di luogo): appoggiare —
appoggiatoio, essiccare — essiccatoio, galoppare — galoppatoio, potare —
potatoio;
• -torio (ha prevalentemente valore locativo): consultare — consultorio,
dormire — dormitorio;
• -erìa (ha lo stesso valore del suffisso precedente): distillare — distilleria,
fondere — fonderia.
d. DAL VERBO ALL'AGGETTIVO
7 • suffisso zero, cioè senza suffisso: abbandonare — abbandono, comandare — comando, deliberare — delibera, rettificare — rettifica; Talvolta accanto al deverbale con suffisso zero ce n'è un altro con suffisso pieno: accumulo / accumulazione, delibera / deliberazione, prosieguo / proseguimento, rettifica / rettificazione. 2. I nomi deverbali che indicano l’agente possono essere ottenuti con i suffissi: • -tore / -trice: giocare — giocatore(giocatrice), investigare — investigatore (investigatrice), lavorare — lavoratore (lavoratrice); spesso la base è data dal participio passato: coreggere — correttore (correttrice), dirigere — direttore (direttrice), leggere — lettore (lettrice). Il suffisso -tore / -trice è frequente in nomi del linguaggio tecnico- scientifico indicanti un apparecchio, uno strumento, una macchina ecc.: amplificare — amplificatore, trasformare — trasformatore; calcolare — calcolatore (calcolatrice), mitragliare — mitragliatore (mitragliatrice); copiare — copiatrice, trebbiare — trebbiatrice. Variante di -tore è il suffisso -sore, che comporta un mutamento nella base (la base è costituita dal participio passato o da una forma colta): difendere — difensore, invadere — invasore, opprimere — oppressore, comprimere — compressore, percuotere — percussore. Spesso i nomi in -tore / -trice e in -sore sono usati anche come aggettivi: lo studente lavoratore, agenzia investigatrice, l'avvocato difensore, un apparecchio amplificatore, una macchina copiatrice; • -ante, -ente: cantare — cantante, commerciare — commerciante, insegnare — insegnante, supplire — supplente. Tra i nomi di cosa: colorare — colorante, disinfettare — disinfettante, assorbire — assorbente. Numerosi nomi in -ante e in -ente possono anche essere aggettivi: corpo insegnante, carta assorbente; -ino: arrotare — arrotino, imbiancare — imbianchino, spazzare — spazzino. Tra i nomi di cosa: colare — colino, frullare — frullino, temperare — temperino; • -one (ha valore accrescitivo-spregiativo): accattare — accattone, brontolare — brontolone, chiacchierare — chiacchierone, mangiare — mangione; • -toio (forma nomi di strumenti e anche nomi di luogo): appoggiare — appoggiatoio, essiccare — essiccatoio, galoppare — galoppatoio, potare — potatoio; • -torio (ha prevalentemente valore locativo): consultare — consultorio, dormire — dormitorio; • -erìa (ha lo stesso valore del suffisso precedente): distillare — distilleria, fondere — fonderia. d. DAL VERBO ALL'AGGETTIVO
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