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La trasformazione V — A può essere ottenuta con i suffissi:
• -ante, -ente:
abbondare — abbondante, incoraggiare — incoraggiante, compiacere —
compiacente, diffidare — diffidente. Spesso gli aggettivi in -ante e in -ente sono
soggetti a nominalizzazione: calmante, dipendente, lavorante, militante,
partecipante, scioperante;
• -tore, -trice: si rimanda ai nomi deverbali che indicano l’agente;
• -bile (forma aggettivi di senso passivo esprimenti possibilità ): giustificare
— giustificabile 'che può essere giustificato', ossidare – ossidabile, realizzare —
realizzabile;
• -evole (forma aggettivi con valore passivo e con valore attivo): ammirare
— ammirevole 'che deve essere ammirato', biasimare — biasimevole, lodare —
lodevole, girare — girevole 'che gira', mutare — mutevole;
• -ivo (la base è data dal participio passato o da una forma colta): detergere
— detersivo, eludere — elusivo, fuggire — fuggitivo.
e. DALL' AGGETTIVO AL NOME
La trasformazione A — N può essere ottenuta con i suffissi:
• -ezza: alto — altezza, bello — bellezza, grande — grandezza, lungo —
lunghezza, triste — tristezza;
• -ìa: allegro— allegria, cortese — cortesia, folle — follia, geloso —
gelosia;
• -ia:insonne — insonnia, superbo — superbia, concorde – concordia,
misero – miseria;
• -izia: avaro — avarizia, giusto — giustizia, amico – amicizia;
• -itudine: alto — altitudine, grato — gratitudine, solo — solitudine;
• -ura: alto — altura, bravo — bravura, fresco — frescura;
• -ore: grigio — grigiore, gonfio — gonfiore, rosso — rossore;
• -ità , -età , -tà : breve – brevità, capace — capacità , felice — felicità ,
caparbio — caparbietà , fedele — fedeltà;
• -aggine (ha valore negativo-spregiativo): balordo — balordaggine,
cocciuto — cocciutaggine, lungo — lungaggine, sfacciato — sfacciataggine;
• -erìa: fantastico — fantasticheria, furbo — furberia, spilorcio —
spilorceria;
• -ume (ha valore collettivo e si unisce per lo più ad aggettivi di senso
spregiativo): putrido — putridume, udicio — sudiciume, vecchio — vecchiume;
• -anza, -enza (formano nomi derivati dai corrispondenti aggettivi in -ante,
-ente): arrogante — arroganza, elegante – eleganza, decente — decenza,
paziente — pazienza.
Spesso gli aggettivi di base hanno alle spalle un verbo: abbondare -
abbondante — abbondanza, (somigliare) somigliante — somiglianza,
(compiacere) compiacente — compiacenza, (dipendere) dipendente —
dipendenza.
In questi casi il nome può essere considerato sia deaggettivale sia
deverbale.
8 La trasformazione V — A può essere ottenuta con i suffissi: • -ante, -ente: abbondare — abbondante, incoraggiare — incoraggiante, compiacere — compiacente, diffidare — diffidente. Spesso gli aggettivi in -ante e in -ente sono soggetti a nominalizzazione: calmante, dipendente, lavorante, militante, partecipante, scioperante; • -tore, -trice: si rimanda ai nomi deverbali che indicano l’agente; • -bile (forma aggettivi di senso passivo esprimenti possibilità ): giustificare — giustificabile 'che puòessere giustificato', ossidare – ossidabile, realizzare — realizzabile; • -evole (forma aggettivi con valore passivo e con valore attivo): ammirare — ammirevole 'che deve essere ammirato', biasimare — biasimevole, lodare — lodevole, girare — girevole 'che gira', mutare — mutevole; • -ivo (la base è data dal participio passato o da una forma colta): detergere — detersivo, eludere — elusivo, fuggire — fuggitivo. e. DALL' AGGETTIVO AL NOME La trasformazione A — N può essere ottenuta con i suffissi: • -ezza: alto — altezza, bello — bellezza, grande — grandezza, lungo — lunghezza, triste — tristezza; • -ìa: allegro— allegria, cortese — cortesia, folle — follia, geloso — gelosia; • -ia:insonne — insonnia, superbo — superbia, concorde – concordia, misero – miseria; • -izia: avaro — avarizia, giusto — giustizia, amico – amicizia; • -itudine: alto — altitudine, grato — gratitudine, solo — solitudine; • -ura: alto — altura, bravo — bravura, fresco — frescura; • -ore: grigio — grigiore, gonfio — gonfiore, rosso — rossore; • -ità , -età , -tà : breve – brevità, capace — capacità, felice — felicità, caparbio — caparbietà, fedele — fedeltà; • -aggine (ha valore negativo-spregiativo): balordo — balordaggine, cocciuto — cocciutaggine, lungo — lungaggine, sfacciato — sfacciataggine; • -erìa: fantastico — fantasticheria, furbo — furberia, spilorcio — spilorceria; • -ume (ha valore collettivo e si unisce per lo più ad aggettivi di senso spregiativo): putrido — putridume, udicio — sudiciume, vecchio — vecchiume; • -anza, -enza (formano nomi derivati dai corrispondenti aggettivi in -ante, -ente): arrogante — arroganza, elegante – eleganza, decente — decenza, paziente — pazienza. Spesso gli aggettivi di base hanno alle spalle un verbo: abbondare - abbondante — abbondanza, (somigliare) somigliante — somiglianza, (compiacere) compiacente — compiacenza, (dipendere) dipendente — dipendenza. In questi casi il nome può essere considerato sia deaggettivale sia deverbale.
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